Lo scorso febbraio, l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha pubblicato l’Annual Epidemiological Report for 2016, in cui dedica un capitolo alla Malaria.
Nel 2016, in 30 Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo sono stati confermati 8225 casi di malaria (Islanda e Liechtenstein non hanno fornito dati), pari a 1,2 casi per 100.000 abitanti. I dati riportati sono stati raccolti attraverso il Sistema di sorveglianza Tessy (The European Surveillance System). Francia e Regno Unito hanno riscontrato il maggior numero di casi. Il 99,8% (7485) sono risultati associati a viaggi in aree endemiche, mentre 13 sono stati riportati come acquisiti localmente (8 in Grecia, 2 in Belgio, 1 in Germania, 1 in Lituania e 1 in Spagna).
Come negli anni precedenti si conferma il numero più elevato di casi nel genere maschile, in particolare nelle fasce di età 15-24 e 25-44 anni. In tutti i Paesi è stato osservato un marcato andamento stagionale con un picco dei casi nel periodo corrispondente alle vacanze estive (luglio-settembre).
La riduzione dell'incidenza della malaria osservata globalmente (come sottolineato nel World Malaria Report 2017 dell’Organizzazione mondiale della sanità) non ha finora determinato una diminuzione significativa dei casi di malaria d’importazione in Europa. La malaria quindi rimane un’infezione a cui i viaggiatori diretti in zone endemiche e il personale medico dovrebbero prestare particolare attenzione e per questo è indispensabile che i Paesi dell’Ue incentivino a livello locale un’attività continua di sorveglianza e prevenzione.
Per maggiori informazioni cliccare sotto su “ulteriori dettagli”.