Il programma Active Assisted Living è stato creato con la missione di migliorare la qualità della vita degli anziani, delle loro famiglie e dei loro accompagnatori, supportando così la sostenibilità dei sistemi sanitari e assistenziali.
Gli anziani sono il target più colpito dall'attuale epidemia di Coronavirus e le autorità pubbliche esortano tale popolazione a stare a casa e ad essere particolarmente vigile su ogni contatto con altre persone. Sfortunatamente, ciò crea una nuova serie di sfide che possono influire su altri problemi di salute preesistenti e non, comprese le conseguenze sulla salute mentale.
Al fine di supportare le persone bisognose con possibili strumenti per rimanere in contatto con la loro famiglia e per sentirsi al sicuro a casa, il programma AAL ha supportato una serie di soluzioni oggi disponibili sul mercato. Queste sono state raggruppate in due categorie, "Prevenzione dell'isolamento sociale" e "Sentirsi al sicuro a casa". Nella prima sono state inserite 5 soluzioni tra cui: i) KOMP (vincitore della 2a edizione Smart Aging Pre), un dispositivo che consente alle famiglie di condividere foto, messaggi ed effettuare videochiamate; ii) LINK-AGES (finalista nella seconda edizione Smart Aging Pre edition), una piattaforma adatta sia per le famiglie che per gli enti di cura che consente di inviare messaggi, fare videochiamate e dare assistenza da remoto. Tra le 8 soluzioni per supportare i caregiver per aiutare gli anziani a rimanere sani e salvi a casa si annoverano: i) CogvisAI, una piattaforma 3D in grado di prevenire e rilevare cadute, nonché l'assenza e la morte. In caso di carenza di operatori sanitari (formali o informali), il prodotto può assumere una routine di monitoraggio e funzioni di allarme; ii) DomoCare che consente di monitorare anziani fragili o con malattie croniche rilevando automaticamente situazioni di emergenza e allarmando un call center, o la famiglia, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
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